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Le locazioni immobiliari in Inghilterra

Un altro dei cinque aspetti che rende attrattivo l’investimento  a Londra è legato alla normativa  delle locazioni immobiliari in vigore in Inghilterra.

Disposizioni Generali :

Una prima nota che, si pone come differenza sostanziale con l’ Italia, è che i canoni di locazione vengono espressi in settimane.

Per esempio un appartamento locato a 400 GBP alla settimana, non significa che si percepisce un canone di locazione mensile di 1.600 GBP, ma bensì un canone di 1.733 GBP. Tale risultato deriva dal canone settimanale moltiplicato per il numero delle settimane in un anno, ovvero cinquantadue.

-Contratti :

 La normativa non pone alcun limite inerentemente alla durata massima, ma ne pone solamente alla durata minima.

Quindi si possono porre in locazione gli immobili con una durata minima di un anno e con alcune caratteristiche. Una di queste, ove le parti lo concordano, è inerente alla break clause.

Per break clause ,si intende la possibilità di entrambe le parti di terminare, il contratto di locazione prima della scadenza naturale. L’esercizio della break clause è contemplato nel contratto stesso, ove vengono fissati i termini per cui una delle parti può esercitarla; tale clausola permette una flessibilità maggiore nel contratto sottoscritto tra le parti.

-Canoni di locazione :

I canoni di locazione sono valori derivanti dal rapporto domanda/offerta del mercato delle locazioni immobiliari, così come anche gli aggiornamenti del canone. Ovvero tali canoni non sono legati ad aggiornamento di indici al consumo, ma rimangono invariati per tutta la durata del contratto.

Alla scadenza dello stesso, il canone verrà eventualmente rinegoziato in conseguenza del valore di mercato in quel momento.

Nel contratto di locazione vi sono previsti alcuni obblighi e limitazioni per le parti. Il locatore ha l’obbligo di apportare tutte le manutenzioni ordinarie straordinarie, ove necessarie, all’immobile concesso in locazione.

Il conduttore, non può apportare alcuna modifica all’immobile, come per esempio decorare le pareti o apporre complementi di arredo che ne comportano il fissaggio alle pareti.

Caratteristiche :

Da questo si evince che il locatore, ove non residente in prossimità della proprietà o per mancanza di tempo, dovrà dare mandato per la gestione dell’immobile. Il gestore si potrà occupare dell’incasso del canone di locazione, della manutenzione e di tutte le attività inerenti.

Lo svolgimento di tale mandato è regolato da appositi contratti di management dietro corrispettivo economico. Tale corrispettivo pagato dal locatore, diventa un costo deducile al 100 % ai fini della determinazione dell’imponibile su cui calcolare l’imposta dovuta all’erario (HMRC).

Un’altra caratteristica è che all’interno del canone di locazione sono contemplate, ovvero incluse, eventuali spese di condominio (service charge). Le spese di condominio sia a carico del conduttore che quelle a carico del locatore, sono elementi deducibili nella sua interezza.

-Conclusioni :

Va inoltre evidenziato che in Inghilterra non vi sono tasse sulla detenzione della proprietà immobiliare.

L’intera normativa che regola le locazioni immobiliari in Inghilterra,  incluse tutte le sue implementazioni alla data odierna è consultabile al sito : http://www.legislation.gov.uk/

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